Il Primitivo è un vigneto coltivato prevalentemente in Puglia e in Campania, commercializzato in Italia da secoli, che dà luogo a vini rossi di corpo medio o robusto.
Lo Zinfandel è un vitigno coltivato in Nord America da oltre 150 anni a tal punto da essere considerato una delle uve più rappresentative d’America. Dà luogo a eccellenti vino rossi robusti e a vini rosati dolci.
Per anni si osservarono le somiglianze tra i vini ottenuti da Primitivo e da Zinfandel, finché negli anni ’90 uno studio sul DNA dei due vitigni condotto in California dimostrò che sono esattamente lo stesso vitigno. Le tracce degli spostamenti di questo vitigno nei secoli si sono perse, ma alcuni ritengono che fosse originario della Croazia, poi portato in Puglia e infine in Nord America.
Questo vitigno è caratterizzato da un profumo fruttato e da un elevato residuo zuccherino che lo rendono idoneo sia a vini di corpo medio e di più facile beva, sia a vini strutturati ad elevato grado alcolico.
Gli aromi dominanti sono quelli di frutta rossa (in particolare mirtilli, ribes e fragoline), di delicate note speziate (pepe nero, cannella, fungo) e lievi sentori di erbe aromatiche.
Nei vini ottenuti da uve coltivate in climi più caldi, gli aromi di frutta rossa fresca si trasformano in uva passa, marmellata di frutti rossi e caramello. Questo è dovuto a diverse molecole odorose tra cui il furaneaolo, presente in elevata quantità in questo vitigno: il furaneolo a basse concentrazioni ricorda la fragola, mentre ad alte concentrazioni vira verso sentori di caramello e note tostate.
Se i vini vengono affinati in botte si aggiungono i sentori di tabacco, di vaniglia e di liquirizia.
Questo vitigno può dare origine a vini di altissima qualità. Particolarmente famosi sono i Primitivi della Manduria e gli Zinfandel della Napa Valley.
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