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L'aroma di violetta nei vini

L'aroma di violetta nei vini

La violetta, con il suo profumo delicato e avvolgente, è stata una delle prime essenze floreali ad essere studiate dai chimici. Questo fiore, simbolo di eleganza e raffinatezza, ha una storia olfattiva affascinante che spazia dalla profumeria alla degustazione del vino.

La violetta (genere Viola) appartiene alla famiglia delle Violaceae e comprende oltre 500 specie diffuse in tutto il mondo. Tra le più note troviamo la Viola odorata, apprezzata per il suo profumo intenso e dolce. I suoi fiori, dal caratteristico colore viola, ma anche blu al lilla, con sfumature bianche o rosate sono commestibili e vengono spesso utilizzati per decorare dolci, insalate e bevande, oltre a essere impiegati nella preparazione di caramelle e sciroppi. È una pianta tipica delle zone temperate e fiorisce principalmente in primavera, anche se in climi più miti può sbocciare già alla fine dell’inverno. Predilige ambienti umidi e ombreggiati, spesso ai margini dei boschi o nei prati incolti. Un aspetto curioso è che i suoi fiori possono essere cleistogami, ovvero autofecondanti e in grado di riprodursi senza aprirsi.

Nel XIX secolo, i chimici della Haarmann & Reimer riuscirono a identificare la molecola responsabile del caratteristico odore della violetta: gli iononi. Queste molecole, che oggi rappresentano una pietra miliare nella chimica degli aromi, si suddividono in tre isomeri: alfa, beta e gamma ionone. Ognuno di essi possiede sfumature olfattive differenti: Alfa ionone: intenso e diretto, con un carattere floreale potente; Beta ionone: il più vicino all'aroma naturale della violetta, delicato e sofisticato; Gamma ionone: con note più legnose e ambrate.

La scoperta avvenne in maniera quasi casuale: i composti sintetizzati dai chimici inizialmente non sembravano odorosi. Tuttavia, un giorno, dopo aver lavato la vetreria con acido solforico diluito, l'ambiente fu pervaso da un intenso aroma di violetta. Questo evento portò all'identificazione delle molecole odorose che oggi troviamo sia nei profumi che nel vino.

L’aroma di violetta nella profumeria è un'icona senza tempo. Il primo profumo a utilizzare gli iononi fu Vera Violetta (1894) di Roger & Gallet. Da allora, molte fragranze iconiche hanno fatto uso di questa nota delicata, tra cui: Chanel 19, L’Air du Temps di Nina Ricci, Iris Silver Mist di Serge Lutens, Iris Poudrè di Frédéric Malle. Gli iononi, grazie alla loro capacità di evocare un aroma morbido e polveroso, vengono spesso utilizzati nelle composizioni floreali, completando accordi con iris, rosa e legno di sandalo.

Nel mondo della degustazione, la violetta è una delle note floreali più eleganti nei vini rossi. Le sue sfumature olfattive sono legate alla presenza di alfa e beta ionone, molecole che si trovano in concentrazioni ben al di sopra della soglia di percezione umana in molti vini. I Vitigni e vini che spesso presentano note di violetta in modo chiaro sono: Bordeaux, Barolo e Barbaresco, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Sangiovese. Questi vini, con il tempo, sviluppano un bouquet sempre più ricco e complesso, in cui l’aroma di violetta si amalgama con altre note floreali come la rosa, la lavanda e il giacinto.

L'aroma di violetta nei vini può essere inizialmente sottile e difficile da individuare, soprattutto per chi non ha esperienza nella degustazione olfattiva. Tuttavia, è possibile allenare il proprio naso utilizzando campioni di Aromi del Vino Rosso di TasterPlace, che aiutano a identificare con precisione questa nota distintiva. Una volta memorizzata, sarà più facile identificarla nel vino che si sta degustando. Un suggerimento pratico per riconoscere la violetta nel vino è quello di comparare l'odore con quello di rosa e di altri fiori: la violetta ha una sfumatura dolce e leggermente polverosa.

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L’aroma di violetta è una delle più affascinanti espressioni della natura, che si manifesta tanto nei profumi quanto nel mondo enologico. La sua scoperta e il suo utilizzo rappresentano un perfetto connubio tra scienza e arte, regalando esperienze olfattive e gustative uniche. Che sia attraverso un profumo iconico o un sorso di Barolo invecchiato, lasciarsi avvolgere dall’eleganza della violetta significa immergersi in un mondo di raffinata bellezza e complessità sensoriale.