Biancospino

 

Il fiore di biancospino è caratterizzato da un aroma delicato, con note leggermente dolci e fresche. L'odore può essere descritto come una miscela sottile di miele, fiori bianchi, una leggera nota erbacea, mandorla amara e anice stellato.

Il suo aroma aggiunge un tocco di raffinatezza e complessità ai vini bianchi e rosati, arricchendo il loro bouquet con note fresche e primaverili. La nota erbacea e la freschezza contribuiscono a bilanciare la struttura del vino e ad aumentarne la bevibilità.

È particolarmente comune nei vini ottenuti da vitigni come il Moscato, il Gewürztraminer, la Malvasia e il Viognier. Si evidenzia anche in numerosi Chardonnay della Borgogna tra cui il supremo Montrachet ed in molti Champagne. Lo si ritrova anche a Chablis, soprattutto nel Vaudésir. I migliori Chardonnay australiani e californiani emanano anch'essi il profumo di biancospino.

La presenza di questo aroma dipende da molteplici fattori, tra cui il terroir, il metodo di vinificazione e la maturazione del vino. Le vigne situate in zone collinari o montane, con un clima fresco e una buona ventilazione, spesso favoriscono lo sviluppo di queste note floreali.

Durante la vinificazione, i produttori possono utilizzare tecniche specifiche per preservare e accentuare l'aroma di biancospino nel vino. Questo può includere una vendemmia precoce per catturare le note aromatiche più delicate dei fiori di biancospino, o una fermentazione a basse temperature per preservare la freschezza e la fragranza.

I vini bianchi con note di biancospino si sposano bene con molti piatti leggeri e aromatici, come insalate, pesce e frutti di mare, risotti primaverili e formaggi freschi. La loro freschezza e vivacità li rende anche perfetti da gustare come aperitivo all’aperto.

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