Noce di cocco

 

 La noce di cocco è il seme di una pianta tropicale originaria dell'Oceano Indiano ed è stata diffusa in tutto il mondo nel corso dei secoli dagli esploratori. La parola sembra derivare da “coco”, che significa faccia di scimmia sorridente, per via della forma della noce di cocco e delle tre macchie nere sulla sua superficie.

Oggi, la maggior parte delle persone conosce il cocco in tutto il mondo. Il suo aroma è particolarmente familiare anche perché viene utilizzato come fragranza in vari prodotti cosmetici e negli shampoo. È un aroma gradevole perché richiama note dolci, e alcuni studi di laboratorio sembrano indicare che il profumo del cocco riduca gli effetti dello stress.

Nel vino, il cocco è un aroma rilasciato dalle barrique di quercia durante la fase di affinamento. Per questo è considerato un aroma terziario, che si manifesta dopo gli aromi primari dell'uva e dopo gli aromi secondari della fermentazione.

È un aroma dovuto alla presenza di composti chimici, detti lattoni, particolarmente presenti nelle botti realizzate con il legno di quercia americana. Per trovare sentori marcati di cocco bisogna quindi cercare vini invecchiati a lungo, in botti nuove e realizzate con legno di quercia americana. Le botti nuove garantiscono il trasferimento di una maggiore quantità di aroma dalla botte al vino. Infatti, dopo molti anni di utilizzo, il legno della botte “esaurisce” la sua riserva di molecole aromatiche. Gli anni di invecchiamento del vino quindi attenuano un po’ i sentori primari e secondari facendo risaltare invece quelli del legno che sono più stabili nel tempo.

È più facile trovare questo aroma nei vini rossi californiani e nei Rioja spagnoli invecchiati in legno.

Come spesso accade, anche gli aromi più familiari possono essere difficili da riconoscere alla cieca.

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