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Non cadere nella curva dell’oblio!

Non cadere nella curva dell’oblio!

Hai paura di cadere nella curva dell’oblio? Oblio è una parola che fa già paura di per sé, ma la “curva“ dell’oblio dà proprio l’idea di qualcosa di inesorabile: una parabola a cui non si sfugge.

In effetti è un po’ così: la “curva dell’oblio” (“forgetting curve”) è un termine coniato dallo psicologo tedesco Ebbinghaus nel 1885 per indicare la velocità con sui si dimentica un’informazione imparata a memoria. Ebbinghaus fece numerosi esperimenti memorizzando informazioni senza un significato, e dimostrò come la perdita di memoria è rapidissima nel periodo immediatamente dopo la memorizzazione e poi rallenta: ci si dimentica il 50% delle informazioni dopo un giorno, il 75% dopo due giorni (quindi il 25% in più) e oltre il 90% dopo una settimana. Inoltre osservò che “ripassando” le informazioni la curva dell’oblio rallentava, e quindi la memoria diventava più di lungo periodo. 

Ebbinghaus venne criticato sia per aver condotto gli studi solo su se stesso sia perché le informazioni memorizzate erano prive di significato e quindi più difficili da ricordare. Da fine 1800 ad oggi sono stati fatti numerosi studi e le tecniche di memorizzazione evolute sono le più diverse, spesso basate sull’associare l’informazione ad un altro ricordo o ad un ragionamento. Tuttavia, la curva dell’oblio rimane alla base di molte tecniche di “ripasso” che ogni studente si trova ad applicare ancora oggi.

Ma questo cosa ha a che fare con la degustazione e con gli aromi per allenare l’olfatto?

Beh, molti di noi non fanno caso agli odori quotidianamente se non quando assaggiano un vino o partecipano ad una serata di degustazione. In quell’occasione cercano di identificare e memorizzare un gran numero di sensazioni olfattive, e probabilmente, a fine serata, sono soddisfatti di quanto memorizzato in termini di odori. Ma quante di queste memorie saranno ancora presenti dopo una o due settimane quando le persone si ritroveranno ad un’altra serata di degustazione? Molto poche! Questa situazione può essere frustrante. Infatti, a meno che non riusciamo ad associare subito l’odore ad un'altra sensazione che conosciamo bene o ad un’emozione forte, molti degli odori “imparati” saranno presto dimenticati. Ecco che anche nella degustazione di un vino, la numerosità e la frequenza degli assaggi è fondamentale per un progresso rapido.

In questo ci aiuta avere a disposizione un “database” di aromi a cui poter attingere con facilità per “ripassare” a piacimento gli odori prima che le informazioni vengano dimenticate: le bottigliette di aromi TasterPlace oppure una dispensa in cucina sempre ben fornita di frutta, spezie ed erbe. Le bottigliette hanno il vantaggio che essendo tutte uguali non permettono di riconoscere l’odore in base all’aspetto: riconoscere un profumo avendo sotto gli occhi il frutto/fiore/spezia a cui si riferisce è del tutto inutile in quando lavorerebbe solo la vista e non l’olfatto.

Anche nell’utilizzo delle bottigliette di aromi consigliamo quindi di annusarle più volte finché gli odori si distinguono facilmente alla cieca, e poi di riprovare a riconoscerle nuovamente dopo due giorni, dopo una settimana e dopo due settimane. Il processo sarà molto più agile e divertente. Una volta riconosciuto un odore, cerca di associarlo ad un’esperienza, ad un’emozione, o a un altro ricordo che hai già memorizzato. In questo modo diventerà più facile trattenerlo nella memoria. Attenzione: le prime volte può risultare fisicamente “faticoso” riconoscere e memorizzare molti aromi. Per questo ti consigliamo di lavorare a gruppi di 4 o 5 odori, e passare ad altri in un secondo momento.

Dobbiamo infine sottolineare che la memoria olfattiva è più potente, più a lungo termine, di quella visiva o degli altri sensi, ma è fortemente legata alla sfera emotiva e all’inconscio. Infatti gli odori sono spesso difficili da descrivere razionalmente, ma possono influenzare il nostro tono emozionale e perfino i nostri sogni.

Annusate e memorizzate gli odori associati alle vostre esperienze, belle o brutte. Costruirete un bagaglio di memorie con cui descrivere e arricchire anche le esperienze che farete in futuro.

Buon allenamento!

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