Bellezza, fascino, intrigo, sensualità e amore: i fiori rappresentano da sempre tutti questi sostantivi e ci parlano in modi diversi, attraverso i loro odori ed i loro colori. Chi non ha mai regalato un bouquet di fiori per dichiarare un amore o per festeggiare una ricorrenza? Rose, gelsomini, tulipani, garofani, mughetti, giacinti, narcisi, zagare, viole, lillà rendono felici sia chi li dona sia chi li riceve.
Tante storie antiche raccontano numerosi esempi che spiegano l'origine dei fiori: le rose si racconta siano state generate dalle gocce di sangue della dea Afrodite ferita dai rovi mentre accorreva in soccorso del suo amato e bellissimo Adone, ucciso dai cinghiali mandati da Ares, amante geloso della dea; Giacinto invece era un principe spartano bellissimo il cui amore venne conteso da 3 dèi, Apollo, Zefiro e Borea. Giacinto scelse Apollo scatenando l'ira e la gelosia dei due dèi dei venti. Un giorno, Giacinto e Apollo si sfidarono in una gara di lancio del disco e il disco lanciato da Apollo venne deviato da un colpo di vento mandato da Zefiro, colpendo mortalmente la testa del giovane Giacinto. Apollo straziato, trasformò il sangue del giovane in un fiore, il giacinto a ricordo del loro amore.
Ogni fiore porta anche un messaggio segreto che può essere letto solo da chi ne conosce il codice, perciò coltivare, regalare o offrire fiori può comunicare tanti stati di animo, promesse, auguri ed emozioni: il giglio parla di regalità ed eleganza, la rosa d'amore e passione, fior d'arancio di purezza e bellezza, mughetto della felicità.
Il profumo che i fiori sprigionano è dovuto alle centinaia di molecole chimiche contenute nella loro essenza, prodotta nei petali e rilasciati lentamente e costantemente durante la durata della loro vita. Alcoli come geraniolo, alcol feniletilico, citronellolo, linalolo, alcol benzilico, esteri come geranil acetato benzile acetato, etil fenil acetato e chetoni come acetofenone, a-ionone, sono solo alcune delle più comuni molecole che si trovano nelle essenze floreali.
La quantità di questa essenza è in genere molto bassa, tra lo 0,1 e lo 0,5% del peso della corolla e si ottiene principalmente tramite estrazioni con solventi volatili a basso punto di ebollizione (40-60°C). I fiori raccolti vengono immersi nel solvente che dopo 3-4 ore riesce ad estrarre tutta l'essenza che, dopo un ulteriore trattamento finale, viene purificata, a cui si dà il nome di assoluta. Alcuni fiori riescono anche a sopportare la temperatura del vapore d'acqua a 100°C e quindi è possibile ottenere l'essenza come olio essenziale: la Rosa, il Fior d'arancio, lo Ylang Ylang sono tra questi.
Le essenze dei fiori sono molto importanti per il mondo della profumeria in quanto sono le materie prime più usate per creare profumi: note di cuore nella piramide olfattiva, esse costituiscono la più grande famiglia nella classificazione internazionale ufficiale delle fragranze. Nelle fragranze iconiche come ad esempio Chanel 5 o Joy di J. Patou sono riconoscibili le note floreali dei fiori che maggiormente sono usati in profumeria, la rosa ed il gelsomino.
Le molecole che ritroviamo nelle essenze dei fiori e contenute nei profumi che indossiamo fanno parte, spesso, anche dell'aroma o bouquet aromatico di diversi cibi e bevande con cui il nostro naso viene a contatto; non è quindi un caso che quando proviamo a descrivere sensorialmente un vino, una birra, un cibo, ponendo attenzione a quello che sentiamo al naso direttamente o indirettamente quando portiamo la bevanda o il cibo alla bocca, da qualche parte si possa avvertire la sensazione olfattiva che riconduce ad un dato fiore.
Allenarsi a riconoscerle può essere utile in moltissimi ambiti.