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A cosa serve la ruota degli aromi?

A cosa serve la ruota degli aromi?

Le Ruote degli Aromi stanno proliferando ormai da anni. Nate negli anni ’80 dalla professoressa A.C. Noble dell’Università della California UC Davis per descrivere le qualità aromatiche dei vini, oggi ne esistono svariate versioni sviluppate da sommelier di tutto il mondo e vengono utilizzate per descrivere le qualità di diversi cibi e bevande: vino, olio, birra, caffè, cioccolato, tè, etc.

A cosa sono dovuti il successo e la proliferazione delle ruote degli aromi?

In primo luogo è uno strumento bello e facile da utilizzare per raccontare i diversi aromi e fare didattica. Una semplice lista di aromi raggruppati per categorie non avrebbe lo stesso “appeal”. Per questo viene usato, modificato e riprodotto in moltissimi corsi di degustazione anche come strumento di marketing.

Ma le motivazioni che hanno spinto a formalizzare la prima ruota degli aromi sono importanti per chi si avvicina alla degustazione. La prima motivazione è quella di formalizzare un “vocabolario” comune degli aromi della bevanda che degustiamo. Infatti senza un vocabolario comune è impossibile ricordare a sé stessi e comunicare agli altri le sensazioni che proviamo durante una degustazione. Questo fatto è particolarmente importante quando si parla di aromi e di olfatto perché non siamo abituati a parlare di “odori” nella vita quotidiana e quindi la descrizione che ne deriverebbe sarebbe soggettiva e difficile da comprendere dagli altri. 

La seconda motivazione è che la ruota, per come è costruita, spinge i nuovi degustatori ad annusare e ad assaporare nel modo giusto. Infatti la ruota è costruita per spicchi che suddividono le categorie olfattive e in 3 cerchi concentrici che vanno dalle macro-categorie (es. fruttato) alle categorie (es. frutta tropicale) e ai sentori specifici (es. ananas). Questa suddivisione porta a concentrarci su una categoria alla volta (es. fruttato) e a soffermarci prima sulla macro-categoria olfattiva, per poi andare nel dettaglio del singolo aroma man mano che ci si sposta verso l’esterno del cerchio. Concentrarsi su una categoria alla volta è importante all’inizio, perché è stato dimostrato che è più facile riconoscere un odore se lo si sta cercando. Inoltre le macro-categorie sono poche (10-12) mentre gli aromi sono moltissimi. Quindi, cercare prima la presenza nel bouquet di un vino di una macro-categoria olfattiva è un esercizio più facile ed immediato piuttosto che partire subito alla ricerca di un aroma specifico tra le centinaia di possibilità. Anche il modo in cui la ruota è scritta, con i caratteri che ruotano man mano che ci si sposta da un sentore all’altro, ci costringe a focalizzarci su una categoria per volta. Infatti, focalizzandoci sui sentori fruttati, ruoteremo la grafica in modo da poter leggere dritti i nomi dei sentori fruttati e ci risulterà difficile leggere quelli delle altre categorie, evitando in questo modo distrazioni e deviazioni. 

Buona Degustazione!