Il primo vino italiano per volumi di esportazione. Supera, in alcuni mercati, i consumi di Champagne!
2. NON È UN VITIGNO
ll vino Prosecco si ottiene con l’uva Glera. Il vitigno Glera è stato chiamato con il nome di Prosecco fino al 2009. Dal 2009 in poi il vitigno è stato identificato con il nome di Glera, già suo sinonimo, lasciando il nome Prosecco esclusivamente al vino. Nella versione tradizionale possono essere presenti per un massimo del 15% altri vitigni specifici.
3. IL NOME DI UNA CITTA’
Il nome viene dalla città di Prosecco, in provincia di Trieste, dove già all’epoca dei Romani si produceva un vino a base di uve del vitigno Glera.
4. DIVERSE DENOMINAZIONI CON CARATTERISTICHE UNICHE
La zona di produzione del Prosecco DOC si estende dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, nelle province di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine. All’interno di questo territorio si trovano le due DOCG di Conegliano Valdobbiadene e di Asolo.
- 3 tipologie all’interno della DOCG “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore”: il DOCG Superiore Cartizze; il DOCG Rive, il DOCG "Conegliano e Valdobbiadene”.
- La DOCG “Asolo Prosecco” comprende le seguenti categorie: DOCG Asolo Prosecco, DOCG Asolo Prosecco frizzante e DOCG Asolo Prosecco Spumante Superiore.
5. QUASI SEMPRE SPUMANTE
Viene consumato prevalentemente sotto forma di Spumante (vinificato con metodo Martinotti/Charmat), ma si può trovare in piccole quantità anche come vino fermo. Il metodo Martinotti è un sistema più rapido, rispetto al metodo Champenois/tradizionale, ed è ideale per i vini come il Prosecco che hanno nella freschezza e negli aromi dei vitigni le principali caratteristiche distintive.
6. AROMI DI FRUTTA, MA NON SOLO
A livello aromatico il Prosecco è caratterizzato da sentori di mela verde, floreali, di frutta matura e di spezie mediterranee. Questi aromi rispecchiano in larga misura le caratteristiche del vitigno Glera e del territorio.
7. NON SOLO BRUT
Stanno prendendo piede il Prosecco Superiore ExtraBrut e Pas Dosé caratterizzati da un’elevata mineralità e da un basso residuo zuccherino, che li rendono particolarmente indicati come vini da abbinare al pasto.
8. COL FONDO
Il Prosecco Superiore Col fondo è una tipologia particolare caratterizzata dal metodo di produzione tradizionale sur lie. La produzione sur lie, termine francese che si traduce “sulle fecce”, prevede la rifermentazione in bottiglia che rende il Prosecco torbido e con più marcati sentori di lievito.
9. SOLO IN VETRO E SOLO ETICHETTATO
Il Prosecco DOC/DOCG può essere prodotto e commercializzato esclusivamente in bottiglia di vetro e non alla spina o in altri contenitori. Il Prosecco per chiamarsi tale deve riportare la fascetta con il Contrassegno di Stato applicato sulla chiusura della bottiglia, in modo che la bottiglia non possa essere aperta senza rompere la fascetta.
10. BICCHIERE TULIPANO
Per degustare un Prosecco si consiglia di utilizzare il bicchiere a forma di tulipano sviluppato appositamente per questo vino perché possa esprimere al meglio tutto il potenziale aromatico.
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