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Perché facciamo fatica a sentire alcuni odori? Sono più tenui?

Perché facciamo fatica a sentire alcuni odori? Sono più tenui?

Quando annusiamo la prima cosa che “salta al naso” è la diversa intensità con cui i diversi odori si manifestano. Anche utilizzando le bottigliette di aromi TasterPlace scoprirete che alcuni sono più intensi ed immediati, mentre altri richiedono più concentrazione e ripetute “sniffate”. 

La facilità con cui percepiamo un odore è dovuta a diversi fattori, alcuni dipendono dall’odore stesso e altri no.

Un primo fattore è la concentrazione delle molecole odorifere in aria, ovvero maggiore è il numero di molecole che colpiscono i nostri recettori e più intensa sarà la percezione.

Un secondo fattore è la volatilità delle molecole, ossia quanto velocemente queste passano dalla fase liquida alla fase gassosa (in aria) per cui sono “catturate” dal nostro naso. Questo fattore dipende dalla massa, struttura e dalla dimensione delle molecole chimiche oltre che dalla temperatura alla quale queste si trovano: più sono al caldo, più aumenta la loro quantità in aria e più sono raccolte dal nostro naso mentre respiriamo. In definitiva, più sono volatili, più velocemente stimolano il nostro olfatto. Il fenomeno viene molto usato in profumeria per descrivere i profumi e ha portato a raggruppare gli odori in 3 tipi: le note di testa, le note di cuore, e le note di fondo. Per rappresentare gli odori delle tre tipologie si utilizza la figura della piramide olfattiva, che vede al vertice le note di testa e alla base quelle di fondo.

Le note di testa sono le più volatili e le avvertiamo immediatamente, dopo 2-3 secondi dall’inalazione, e spesso sono odori freschi e pungenti dovuti agli agrumi, spezie, erbe officinali; come sono veloci nel manifestarsi, lo sono anche nello svanire rapidamente.

Le note di cuore sono odori mediamente volatili e caratterizzano generalmente i fiori, la frutta e sentori erbacei verdi; la loro percezione raggiunge il picco dopo le note di testa, ma permangono nell’ambiente più a lungo, fino a qualche ora.

Infine le note di fondo, sono meno volatili, si avvertono dopo le note di cuore, ma hanno una persistenza molto maggiore potendo essere percepite anche per giorni. Questi odori caratterizzano i legni, le spezie, i muschi, l’ambra, le resine e i sentori “animalici” come il cuoio.

Altri fattori che influenzano la nostra percezione olfattiva dipendono dalla nostra fisiologia e sono la soglia di percezione olfattiva personale, l’affaticamento momentaneo dell’olfatto e l’esperienza associata all’odore:

Soglia di percezione – Questo fattore dipende dalla minima quantità di molecole odorose che “attivano” il nostro odorato: è possibile che, per uno stesso odore, ogni individuo sia sensibile in modo diverso e quindi la percezione di questo sia diversamente modulata.

Affaticamento – Con un esercizio olfattivo continuato il nostro olfatto si “satura”, smette di funzionare: se abbiamo annusato una serie di odori intensi, è molto probabile che non riusciremo più a sentirne altri. L’unico modo per “rinfrescare” l’olfatto, tornare a farlo funzionare, è interrompere il nostro studio e fare una pausa all'aperto, respirando profondamente.

Esperienza – Se nel corso della nostre esperienze olfattive ad un odore abbiamo associato un’emozione forte, positiva o negativa, è molto probabile che il nostro cervello riconoscerà e ci allerterà subito appena sente la minima traccia di quell’odore.

Venendo quindi agli aromi di TasterPlace, quando vi immergerete nel mondo degli odori che le bottigliette racchiudono e che la vostra curiosità vi porterà a scoprire, ne troverete di diversi tipi, più o meno intensi, più o meno volatili e se farete fatica a percepire alcuni di questi aromi ricordatevi di quanto scritto sopra.

Per un uso ottimale degli aromi, per imparare velocemente senza affaticare il naso, il consiglio è di iniziare dagli aromi che sentite meno, quelli per cui dovete porre più attenzione nella percezione passando poi a quelli più evidenti e intensi.

Se fate fatica a percepire alcuni di questi aromi vi consigliamo di fare attenzione a non aver conservato la bottiglietta al freddo e se sì, di tenerla in ambiente caldo o tra le mani un pò prima dell’utilizzo. Infatti la volatilità di queste molecole aumenta con la temperatura

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