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I profumi del vitigno bianco più coltivato al mondo: lo Chardonnay

I profumi del vitigno bianco più coltivato al mondo: lo Chardonnay

È il vitigno “internazionale” per eccellenza: è tra i più coltivati al mondo per la sua adattabilità e, a seconda della zona di coltivazione e del metodo di vinificazione, può dar luogo ad una moltitudine di vini con caratteristiche organolettiche anche molto differenti.

Il bouquet aromatico può racchiudere quasi tutte le categorie aromatiche: agrumi (foglie di limone se coltivato in zone fredde), frutta gialla (banana, mango, mela, ananas, pesca, melone), fiori bianchi e gialli (ginestra), minerale e terroso (roccia), burro, miele e vegetali. I vini a base di Chardonnay vengono spesso affinati in barrique e possono quindi acquisire anche sentori terziari, quali il legno, la vaniglia, la crosta di pane, la nocciola, i miele e il caramello. Rispetto ad altri vini bianchi, i sentori minerali e di burro affiancati a quelli di frutta conferiscono un carattere unico e distintivo al bouquet.

Gli aromi sono molto influenzati dal clima in cui l'uva viene coltivata. I vini prodotti con uve coltivate in climi caldi (ad esempio California, Argentina, Sud Italia) avranno note di pesca, albicocca, frutta matura, frutta tropicale, miele e fiori di acacia. Mentre quelli provenienti da climi più freschi (Italia del Nord, Europa, Nuova Zelanda) avranno sentori più erbacei, agrumati e di frutta bianca fresca (ad esempio mela).

E' un vino che si presta ad essere affinato in botte, e questo gli conferisce un corpo robusto, la grassezza e la possibilità di invecchiare in bottiglia più a lungo di altri vini bianchi. La corposità e la combinazione di note minerali e fruttate insieme lo rendono un vino versatile anche negli abbinamenti: formaggi, pesce, crostacei, e carni bianche.

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