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Il Riesling e i suoi aromi.

Il Riesling e i suoi aromi.

Elegante e raffinato, sicuro e potente nell’essenza, ma anche delicato, sapientemente estroso nell’equilibrio gustativo, con una mirabile longevità, decisamente riflessivo con le sue numerose facce, un grande nobile del patrimonio ampelografico mondiale: il Riesling.

La sua storia si intreccia con il periodo rinascimentale europeo, sospesa tra Alsazia e Rheingau con i nomi di Russelinge e Riesslingen, certamente la varietà storica per la viticoltura tedesca, e come tante altre uve è dimostrata la discendenza diretta con il Gouais blanc, vitigno dell’europa orientale.

Sul piano viticolo predilige forti pendenze con esposizioni a mezzogiorno in grado di garantire la maturazione tardiva con l’accumulo dei tipici aromi: agrumi, mela, pesca bianca e fiori d’arancio, sempre corteggiati da un carattere minerale di pietra focaia e di petrolio con l’evoluzione.

Si tratta di un vitigno “climatologico”, dalla forte affinità con il freddo da cui prescinde per esaltarsi al meglio. Resistente alle basse temperature e quindi alle gelate invernali è in grado di mantenere costantemente una spiccata acidità che per consuetudine nelle aree più tradizionali giustifica un bilanciamento con residui zuccherini.

Vale la pena impostare una “riflessione aromatica” sul timbro di idrocarburi associato al vitigno che tanto lo distingue rispetto agli altri, seppur non ne detiene l’esclusiva come si nota in altre varietà (es. Vermentino, Verdicchio, Fiano, Chardonnay, e altri ancora). 

In realtà la sfumatura odorosa simil cherosene nota come TDN risulta più incisiva nei vini prodotti da uve allevate in siti particolarmente caldi o soleggiati, e dall’invecchiamento del vino quindi dall’evoluzione vera e propria; se da un lato rappresenta un descrittore tipico è giusto collocarlo in un profilo complessivo del vino di tipo complementare, laudativo sì, ma discreto e “simmetrico” con gli altri profumi, non invadente nella natura del bouquet del Riesling.

Sul piano pedologico abbisogna di terreni calcarei, scistosi, o di natura vulcanica, mai dotati di particolare fertilità; condizione minima del tipo di terreno che abbinata a clima, pendenza, esposizione, presenza dell’acqua di prossimità come i fiumi, dal cui riverbero si consente la giusta o perfetta maturazione aromatica (e non solo) di questa uva nobile.

Dicevamo del freddo e quindi di una sorta di predisposizione alla sofferenza, ragione per cui si riescono a individuare le zone dell’Italia più eloquenti sotto l’aspetto climatico oltre che più produttive dedicate alla varietà: Alto Adige, Oltrepò Pavese, in parte Friuli, Veneto e zona gardesana, il Piemonte. 

La tradizione e la necessità enologica vede interpretarlo con versioni varietali in contenitori inerti, acciaio o cemento o botti grandi usate, al fine di non comprometterne la tipicità aromatica e quindi di rispettare il tipico bouquet.

 

Gli aromi del Riesling in Italia: Alto Adige, Pavese, Langhe.

In Alto Adige, è più presente nelle fredde Val Venosta e Valle Isarco, dalle quali emerge un profilo odoroso “meno mitteleuropeo” che ricorda la frutta gialla fresca o matura: agrumi, mela renetta, pera, pesca, albicocca, il classico binomio pietra focaia e idrocarburi, sfumature floreali con la rosa in primo piano, delicata speziatura di cannella.

Un bacino importante è rappresentato dall’area pavese dove in virtù di un clima più dolce e di composizioni diverse del terreno si trova uno schema odoroso più “mediterraneo”: pesca gialla, ananas, pasta di mandorle, tocchi di mentuccia, fiori di campo, in evoluzione il classico binomio minerale.

Cercando di definire un quadro corrispondente degli aromi si nota che le Langhe piemontesi molto famose per i rossi, coniugano un Riesling dai tratti minerali di pietra focaia, iodio e idrocarburi, profilo del fruttato che evoca frutta gialla anche candita, pera, pompelmo, e poi lo schema delicato dei fiori gialli, camomilla in primis, note di pasticceria in virtù di vinificazione sui lieviti.

La contesa sulla paternità del vitigno tra Francia e Germania è antica, ma considerando la netta differenza di stile tra i vini è bene sottolineare proprio l’aspetto legato al terroir e tracciarne i contenuti.

 

Gli aromi del Riesling in Alsazia.

In Alsazia (nel passato sotto il dominio teutonico), il Riesling rappresenta circa un quinto della superficie complessiva e concorre nell’elaborazione dei prestigiosi Grand Cru, che si delineano lungo il fiume Reno e che manifestano caratteri distinti e diversi in funzione della matrice pedologica, ma con un denominatore comune: la mineralità odorosa ! Per merito di una pianta che presenta grappoli con acini piccoli e che mostrano anche sensibilità al micelio della muffa nobile si generano anche vini sontuosi e opulenti, i patriottici Vendanges Tardives e Selection de Grain Nobles, dagli aromi speziati e mielati.

Le sintesi territoriali nel bicchiere comprendono diversi profili dagli aromi che fanno da specchio alle unità geologiche alsaziane; e quindi granito, rocce vulcaniche, arenarie, scisto, calcare, marne, argille, pietrisco, sabbia, riportano i multi-odori del Riesling.

Tra i più celebri vigneti (gran cru) troviamo:

  • Kastelberg con note di pesca, albicocca e silice
  • Rosacker con note di rosa selvatica
  • Schonenbourg con note di agrumi, pietra focaia e fiori bianchi
  • Furstentum con note di papaya, pietra focaia e talco
  • Mambourg con note di scorza d’arancia e balsamo
  • Kessler con note di roccia, agrumi e zenzero
  • Rangen con note di pietra focaia, cenere e torba.

 

Gli aromi del Riesling in Germania e in Austria.

E la Germania? è semplicemente il Paese del Riesling! Delicato, serbevole e giovanile oppure ricco, leggiadro e maturo oppure secco, semisecco o marcatamente dolce, di certo è il classico vino tedesco. Presente in tutte le regioni con ulteriori differenze legate alla latitudine, alle pendenze, ai terreni, alla vicinanza dei fiumi, e poi ancora al grado di maturità delle uve, al tipo di vendemmia, allo stato della botrite, allo stile di vinificazione, acciaio, botti grandi o piccole, anfore, alla maturazione precoce o prolungata; in sostanza tutto è valido per il nobile vitigno nella sua patria di elezione, giacchè rappresenta circa la metà della superficie mondiale della varietà! Rheingau e Mosella sono le regioni più rappresentative del vitigno, ma gli avamposti degni e di interesse si trovano ovunque. 

  • La Rheingau attraversata dal Reno è l’area iconica già dagli inizi del diciottesimo secolo in cui si decise di destinare la priorità viticola al Riesling, i vini sono tendenzialmente più corposi con un quadro olfattivo che evoca frutta matura e note di fumo.
  • La zona della Mosel-Saar-Ruwer attraversata dai fiumi omonimi, è l’emblema moderno e produttivo in grado di consegnare dei Riesling eleganti, precisi e taglienti, le note di mela verde, agrumi e fiori bianchi con effluvi di roccia tratteggiano il profilo aromatico.
  • La Nahe, regione al centro delle due sopra descritte, riflette dall’omonimo fiume e i vini sono corposi e sapidi, il profilo odoroso declina note di limone e mandarino.
  • L’Assia Renana, traduce un Riesling fruttato di limone con note di fieno secco.
  • Il Palatinato che si estende nel sud del Paese gode di un clima più asciutto e temperato, il Riesling appare agrumato ed etereo.
  • Il Wurttemberg a sud-est, esalta note di pera williams e limone candito.

Nonostante sia solo circa il 5% della superficie complessiva, in Austria il Riesling è ancora una volta considerato il vitigno più nobile tale da riproporre le caratteristiche dei diversi terroir. Le aree di maggiore interesse sono la Bassa Austria (Niederosterreich) a Nord Ovest del Paese con Wachau, Kamptal e Kremstal, Vienna (Wien) il cui pedoclima esalta il vitigno, e la Stiria meridionale (Sudsteiermark) con suoli di ardesia colorata.

  • La Wachau con la propria classificazione dei vini secchi e con i tipici terrazzamenti sopra le rocce calcaree riflette un Riesling vario e complesso per carattere minerale, senso fruttato di pesca e albicocca, corredo di erbe aromatiche.
  • Componente vulcanica, esposizione a sud e maturazione “calda-fredda” con soleggiamento diurno e correnti fredde notturne dei vigneti del Kamptal, risaltano un Riesling decisamente minerale, con sentori di arancia dolce, pompelmo maturo, pepe rosa.
  • Vienna tra argilla rossa e calcare conchiglifero, il vino di Riesling è fruttato giallo con vibrante gessosità.

 

Gli aromi del Riesling nel Nuovo Mondo.

Gli Stati Uniti rappresentano il secondo produttore mondiale della varietà, risulta versatile in vigna in virtù di areali non proprio rigidi ma a tratti desertici nel clima

  • come il versante orientale della Columbia Valley nel Washington State; ciò contribuisce a effluvi aromatici di mela matura e zenzero candito.
  • Appena più a sud nello stato dell’Oregon con un clima decisamente più piovoso e fresco si registra un particolare orientamento nei confronti della varietà seppur ancora minoritaria; Willamette Valley è l’area di spicco con note aromatiche che ispirano mandarino, prugna gialla e miele millefiori.
  • La California ospita una superficie di circa duemila ettari particolarmente nella North e Central Coast con impianti di media collina ben esposti; vini espressivi in cui emergono aromi di pesca gialla e fiori di agrumi.
  • Nel versante opposto americano i Finger Lakes newyorchesi dedicano al Riesling le sponde dei laghi di origine glaciale che consentono un’adeguata condizione per il successo viticolo; fredda e rigida di inverno e calda e assolata d’estate con terreni di natura morenica e scistosa, la zona consegna un vino godibilmente fruttato di pesca e albicocca con rimandi iodati.

Più noto per i suoi formidabili Icewine, il Canada propone Riesling in diversi stili e versioni; circa mille ettari suddivisi tra il proficuo e consolidato Ontario e la British Columbia nella costa ovest; i vini emergono per un fruttato dolce che ricorda la mela golden e l’ananas con note di idrocarburi per l’evoluzione.

Con solo lo 0,5% (circa trecentotrenta ettari) dell’area vitata complessiva del Cile, il Riesling è un’autentica scommessa con un notevole potenziale a nord nell’area di Casablanca e negli altipiani delle valli meridionali; escursione termica, ventilazione e terreni eterogenei, fanno emergere un vino fresco e varietale con note di tiglio e susina gialla.

In Australia la varietà si consacra sul podio,

  • Clare Valley nella stato del sud rivendica l’espressione “outstanding” del Riesling: altimetria, suolo calcareo e roccioso, giornate assolate, esaltano un frutto ampio e rotondo proiettato in evoluzioni significanti; pompelmo, lime e mela verde racchiudono il quadro aromatico, con note di mandorla tostata in evoluzione.
  • Eden Valley è l’altra appellation su suoli di scisto e clima regolare, in cui il Riesling si esprime con toni di mandarino cinese, zenzero candito ed effluvi di petrolio.
  • La Western Australia è più fredda con importanti influssi delle brezze marine, e poi suoli sassosi, di granito e depositi ferrosi traducono un Riesling croccante, dai toni minerali e salmastri, di gelsomino e di mandarancio.

La Nuova Zelanda detiene circa ottocento ettari con una percentuale “trascurabile” rispetto al simbolo Sauvignon Blanc, si tratta di coltivazioni più recenti su suoli piuttosto diversificati, il vino ricalca note di pesca, agrumi e rosmarino.

La confusione generata in Sudafrica sulle reali origini del vitigno nominato come Weisser o Rhine ne ha impedito un’adeguata conoscenza e un relativo apprezzamento. Oggi le espressioni più convincenti si intercettano sia a Stellenbosch e Robertson con aromi di agrumi canditi, che sulle aree costiere di Elgin, Walker Bay ed Hermanus i cui vini evocano sensazioni di fiori gialli, muschio e pera williams.

 

Lo si ama, ma talvolta accade il contrario, il Riesling non è di moda, e comunque nel campo dei vini bianchi è capace di originare complete differenze in funzione della struttura, dei profumi, delle evoluzioni, è trasversale ed eclettico, senza dubbio tra le varietà migliori al mondo, semplicemente nobile!

 

Luisito Perazzo