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Il nostro bicchiere parla di noi.

Il nostro bicchiere parla di noi.

Quanti di noi, a volte, evitano di degustare un bel bicchiere di vino perché il suo effetto sulla nostra psiche può diventare “pericoloso”?
La gradazione alcolica, il corpo, gli aromi: tutto concorre a renderci più rilassati e magari più portati a lasciarci andare anche se magari di carattere non siamo né l’anima della festa né persone loquaci o particolarmente socievoli.

Una frase abusata in questo contesto è “in vino veritas”.
La locuzione latina si traduce in modo letterale con “nel vino c’è la verità”, ma il suo significato è un po’ più complesso di quello che si pensa.

Sentendo quelle parole pensiamo al fatto che bevendo un buon calice di vino siamo più portati a essere sinceri, a perdere i freni inibitori, o per lo meno ad allentarli. Spesso ci capita, per esempio a una cena, di iniziare a bere prima di mangiare per allentare la tensione. Lo abbiamo fatto tutti almeno una volta.
In realtà quella frase ha un significato molto più rotondo e complesso.

La scelta del vino, il modo in cui lo beviamo, come lo scegliamo in base a ciò che abbiamo nel piatto o che stiamo cucinando: fattori che dicono di noi molto più delle nostre parole, un po’ come il linguaggio non verbale del nostro corpo, la nostra gestualità.

E, potremmo avventurarci in un'analisi ancora più personale.

Siete amanti del vino rosso?
Molto probabilmente siete persone riflessive, amanti della tradizione, del relax, della compagnia dei vecchi amici. Avete un carattere concreto e un’indole estremamente romantica, caratteristica prevalente delle donne bevitrici di vini rossi.

Questa è un’istantanea del carattere di chi predilige il vino rosso, ma entriamo un po’ più nel dettaglio, perché c’è vino rosso e vino rosso, e preferirne uno rispetto a un altro può dare molte indicazioni sul nostro carattere o su alcune sue sfaccettature.
Ad esempio, vi piace il Chianti? Potreste essere persone dal gusto un po’ retrò. Il classico che non passa mai di moda, la tranquillità che solo le cose semplici vi sanno regalare. I profumi di casa, i colori legati ai bei ricordi. Tutte cose che un bevitore di Chianti sa apprezzare.
Al ristorante scegliete sempre il Brunello di Montalcino? Allora l’aggettivo che vi si addice è: sofisticate. Vi piace farvi notare ed essere al centro dell’attenzione, siete l’anima della festa, quelli cui nessuno vuole mai rinunciare quando organizza una cena o un evento.

Le persone testarde, ma anche caparbie e schiette si fanno accompagnare nel loro carattere tempestoso e impetuoso dalle note rubino di un profumato Barolo. Siete persone cui è davvero difficile dire di no!
Invece se le vostre compagne di viaggio sono la nostalgia, la malinconia, i viaggi nei bei ricordi del passato, siete molto probabilmente degli amanti del Lambrusco. Non può esistere una rimpatriata senza di voi, siete quelli su cui si fa affidamento per riportare alla memoria di tutti gli aneddoti più divertenti e significativi.

Il Pinot nero fa rima con montagna. Montagna intesa come quella vera, fatta di salite, fatica, pascoli verdi e profumo di legno, o montagna metaforica, intesa come sfide da affrontare ogni giorno con slancio e piglio severo e preciso, così come la montagna richiede.

 

Il vino bianco invece intreccia il suo carattere con quello di persone espansive, leggere, con tanta voglia di divertirsi e di non pensare alle preoccupazioni. Pare sia la scelta preferita dalle donne, soprattutto quelle più giovani.
E se il Pinot Nero, come abbiamo visto, si sposa con la montagna, il suo opposto nel colore e nella sostanza risulta essere il Vermentino. Mare, lunghe cene sulla spiaggia, caldo ventilato del litorale. Voglia di evadere dalla routine e vivere sempre come se si fosse in vacanza.
Lo Chardonnay è per chi invece ama le coccole e vuole sentirsi sempre protetto e rassicurato, per chi trova casa in un abbraccio e la pace leggendo un libro sul divano, o sotto un portico godendosi il silenzio.
Il Passito invece è la scelta di chi ha sempre spazio per il dolce, chi ama i piaceri della tavola e quelli della vita e non si tira indietro di fronte a nulla.

Entrando poi nel mondo delle bollicine, sua maestà il Prosecco, spesso considerato vino “da festa”, è invece amato tendenzialmente da persone riservate che amano circondarsi della compagnia di chi condivide le stesse loro passioni.
Il Franciacorta invece è come una borsa firmata: uno status symbol. È scelto per lo più da persone con un alto tenore di vita e molto esperte di vini.
Il blasonato Champagne, invece, fa pari con il Brunello. Apprezzato in particolar modo da persone dal gusto ricercato e che amano farsi notare.

Ovviamente la scelta del vino non dipende solo da questi fattori “emotivi” che abbiamo descritto. Ci sono moltissime altre componenti che determinano cosa versare nel nostro calice, primo fra tutti, l’abbinamento con quello che stiamo mangiando, e anche in questo caso è bello sperimentare e uscire magari dai percorsi più “classici” per avventurarsi in qualche abbinamento bizzarro ma magari molto efficace.

E voi? Che vino siete?