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Note e accordi della Profumeria.

Note e accordi della Profumeria.

Quando si parla di profumi e degli ingredienti che li compongono, spesso si usano parole che richiamano il mondo della musica: ecco quindi che l'ingrediente singolo, la materia prima, sia naturale sia sintetica, è denominato “nota”, le miscele di almeno due e più ingredienti sono chiamate “accordi” e il profumo finale, la fragranza ottenuta dalla miscelazione di note ed accordi, “composizione”.

L'arte della profumeria, la sapienza creativa del profumiere, è basata sulla conoscenza attenta e profonda delle note e dal loro sapiente uso per ottenere un equilibrio olfattivo, prima nella creazione degli accordi, poi nella composizione finale.

Gli accordi sono le colonne portanti della struttura di un profumo, ne determinano le caratteristiche olfattive principali e rappresentano, molto spesso, il tema principale attorno al quale il profumiere lavora e modella la sua formula per cui egli è molto attento, nella scelta, alla qualità degli ingredienti e all'equilibrio tra note e accordi che utilizza, per far si che il risultato finale sia originale e accattivante.

Gli accordi in genere sono identificati in relazione alla natura degli ingredienti principali usati nella loro formulazione. Vediamone alcuni:

 

Accordi agrumati.

I principali ingredienti utilizzati sono gli agrumi come il bergamotto, il limone, il mandarino e il pompelmo: freschi, frizzanti, dinamici, questi accordi caratterizzano le Acque di Colonia come la famosa 4711e la Eau de Cologne Roger&Gallet e profumi come Cologne Bigarade di F.Malle, CK One di Calvin Klein.

 

Accordi floreali.

Bouquet di fiori eleganti, sofisticati, sensuali che danno vita ad un’infinità di profumi famosi tra i quali Chanel n5, che nel 1921, con il suo prezioso accordo rosa e gelsomino fu reso originale dall'aggiunta delle aldeidi, o JOY di Patou del 1929 che fu considerato il profumo più caro al mondo per l'impiego di un accordo che comprendeva rosa, gelsomino, ylang ylang e tuberosa, alcune tra le essenze più costose della profumeria. Esempi più recenti di profumi con accordi floreali sono: J'Adore di Dior e L'Eau d'Issey di Issey Miyaké.

 

Accordi ambrati.

L'accordo ambrato è una composizione base della profumeria, la versione più semplice si ottiene dall'unione del labdano, una resina, con la vaniglia o vanillina; è un accordo caldo, intenso, suadente e per renderlo ancora più intenso si possono unire patchouli, benzoino e rosa. Un profumo storico dove si utilizzò questo accordo è Ambre antique (1905) di Coty. Famosi profumi ambrati commerciali sono: Habit Rouge di Guerlain, Hypnotic Poison di Dior, Habanita di Molinard, Opium di YSL e Le Male di JP Gaultier.

 

Alcuni accordi realizzati da profumieri famosi sono diventati, poi, pietre miliari della storia della profumeria, caratterizzando, con il loro profilo olfattivo unico, tantissime fragranze, tanto da arrivare a dare il nome ad alcune importanti famiglie di profumo.

 

La famiglia di profumi Chypre prende il nome dal primo profumo che utilizzò un preciso accordo realizzato da Francoise Coty con bergamotto, rosa, gelsomino, patchouli, sandalo e muschio di quercia nel 1907; il nome chypre deriva da Cipro, l'isola che la mitologia vuole sia la dimora della dea Afrodite alla quale Coty si ispirò. Esempi classici di profumi Chypre sono: Aromatic Elixir di Clinique, Mitsouko di Guerlain e Miss Dior di Dior.

 

La famiglia Fougere deriva, anche essa, da un profumo famoso, realizzato nel 1882, il cui nome è Fougere Royale creato dal profumiere Paul Paquet per il marchio francese Houbigant. L'accordo era costituito da lavanda, geranio, patchouli, labdano, muschio di quercia e cumarina e si ispirava alla frescura aromatica di un ideale sottobosco di felci (fougere in francese), dove i toni caldi dei legni e del muschio di quercia si legano alla dolcezza della lavanda ed alla freschezza del geranio. I profumi della famiglia Fougere sono tipicamente maschili, rappresentanti classici sono: Drakkar Noir di Guy Laroche, Escape for man di C.Klein ed Egoiste di Chanel.

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