Parliamo di stile per identificare e raggruppare un insieme di Birre accomunate da storia, pratiche di produzione e materie prime, e quindi con caratteristiche organolettiche vicine. Gli stili sono il frutto di “abitudini” sviluppatesi e consolidatesi nei secoli e quindi provenienti da specifiche regioni del mondo. Il concetto di stile è un importante strumento per guidare i consumatori, sebbene sia impossibile trovare uno stile per ogni Birra e all’interno di uno stesso stile si possono trovare Birre con caratteristiche qualitative e gustative anche differenti.
Quando si parla di stili tradizionali è importante specificare la regione storica di provenienza sia per le tecniche produttive, sia perché spesso le materie prime locali (acqua, luppolo e lieviti) conferiscono delle caratteristiche organolettiche peculiari.
Gli stili si possono suddividere in 3 macro categorie a seconda del tipo di lievito e di fermentazione: lieviti ad alta fermentazione (Birre Ale), lieviti a bassa fermentazione (Birre Lager), e lieviti fermentazione spontanea.
Birre ad alta fermentazione (Birre ALE)
Le Birre prodotte con lieviti ad alta fermentazione (ALE) sono caratterizzate da un profilo aromatico intenso che richiama frutta e fiori. L’alta fermentazione nei secoli si è sviluppata in tutto il mondo dando origine ad una varietà enorme di Birre e stili. Eccone alcuni:
- Inghilterra: Pale Ale; Indian Pale Ale (la versione destinata alle colonie Indiane, più alcolica e più amara/luppolata della Pale Ale perché doveva conservarsi meglio durante il viaggio); Birre scure (Es. Porter e Stout) prodotte con malti tostati; Brown Ale; Scotch Ale; e molti altri.
- In Belgio c’è sempre stata un’interpretazione molto libera di stile da parte dei Birrai a tal punto che molte delle Birre prodotte difficilmente si possono ricondurre ad uno specifico stile tradizionale. Inoltre c’è un’elevata varietà di lieviti autoctoni con caratteristiche anche molto diverse (alcuni molto fruttati, e altri molto pepati). Sono famose le Birre d’Abazia, perché storicamente prodotte nei conventi a partire dal Medioevo: Birre alcoliche, consistenti, complesse e profumate. Tra le Birre d’Abazia spiccano quelle Trappiste che sono ancora oggi prodotte all’interno di monasteri Trappisti, sotto la supervisione di monaci e senza scopo di lucro (Es. Orval, Chimay, Westmalle, Westvleteren).
- In Germania le Birre Ale più note sono quelle a base di frumento (weizen) o a fermentazione ibrida (utilizzo di lievito ad alta fermentazione ma in un processo che prevede anche le basse temperature). Un esempio sono le Altbier di Dusseldorf e le Kolsch di Colonia.
Birre a bassa fermentazione (Birre LAGER)
Le Birre prodotte con lieviti a bassa fermentazione (LAGER) sono le più diffuse in termini di volumi di consumo, anche grazie al grado alcolico solitamente basso e ad un profilo aromatico meno intenso, che le rendono Birre più versatili e di facile beva. Il profilo aromatico è tenue e caratterizzato dalle note apportate in particolare dal malto e meno dal luppolo. Sono Birre dal gusto pulito e poco complesso e che hanno nell’armonia il loro punto di forza.
Quasi tutti gli stili storici più famosi sono Tedeschi o Cechi e per questo è difficile in una Lager prescindere dai luppoli tedeschi o centro europei. Alcuni esempi di stili: Pils, Helles, Bock, Dunkel, Rauchbier, Swartzbier, ...Birre a fermentazione spontanea
L’esempio più classico è quello delle Lambic Belghe o delle Gueuze, che sono Birre con un’elevata percentuale di frumento, dal gusto acido e con un'effervescenza bassa o nulla. La “fermentazione spontanea” infatti conferisce alla Birra un’elevata acidità. La Birra inoltre invecchia per lungo tempo in botti che conferiscono tannini e aromi terziari (cioè tipici dell’affinamento in botte) quali vaniglia, legno, cuoio, muffa. Per le caratteristiche organolettiche e per il processo di invecchiamento, le Lambic vengono considerate da alcuni “l’anello mancante” tra la Birra ed il Vino.
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